Truffa, Ruffo al 3 e 10 aprile

Procede a piccoli passi il giudizio che vede imputati davanti al giudice Paola Valeria Scandone della settima sezione penale del tribunale di Napoli Alfonso Ruffo e i responsabili della cooperativa Edizioni del Mediterraneo e del Denaro spa.
Il reato, “truffa aggravata per il conseguimento di erogazione pubblica”, sarebbe stato commesso da Ruffo come editore e direttore del Denaro, un giornale uscito con cadenza settimanale fino al settembre del 2001 e quotidiana fino alla chiusura del gennaio 2014. E secondo la Corte dei conti il giornalista avrebbe percepito dal 1997 al 2012 più di 27 milioni di contributi pubblici.
Nella quarta udienza tenuta il 14 febbraio sono state acquisite le consulenze sulla stima dei beni sequestrati a Ruffo e alle due società. Per l’accusa ha fatto il suo esordio al processo il pm Sergio Raimondi che alla procura di Torre Annunziata si è occupato per anni della bancarotta fraudolenta e della truffa aggravata a Metropolis fino al rinvio a giudizio del dominus del quotidiano Giuseppe Del Gaudio. Esaurite le consulenze Raimondi ha rinunciato ad ascoltare il maresciallo della Guardia di finanza Antonio Errichiello avendo già sentito il luogotenente della Finanza Antonio Totaro.
Si è chiusa quindi la fase delle prove a carico degli imputati. Toccherà ora alle difese, a cominciare dai legali di Ruffo, Alfonso Furgiuele e Luca Bancale. Per l’esame dei testi e per le prove a discarico il giudice ha fissato due udienze: il 3 e il 10 aprile.

Francesco Toralta
 
Paola V. Scandone
Alfonso Furgiuele
Luca Bancale