Nello Di Costanzo e Enzo Ragone

 
 

Dopo sei uscite, arrivi
da Roma e Campobasso

 
 
 

Erano attesi ai primi giorni di agosto, approdano a Fuorigrotta a metà settembre, anche perché si avvicina il varo di 'Buongiorno Regione' e di 'Buongiorno Italia'.
I nuovi arrivi alla redazione napoletana della Rai sono Nello Di Costanzo e Enzo Ragone, due campani che tornano a casa. Il primo, napoletano di Afragola, quarantanove anni appena compiuti, da quindici ...

 
 
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Attacchi
inspiegabili

 
 
 
 

Caro direttore,
bene hai fatto a segnalare le notizie infondate su cui è costruita l’inchiesta pubblicata dal Mattino il 17 agosto in cui il giornalista...

 
 
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Bruno Tinti (*)  
 

Repubblica Napoli:
"Signorine e perete"

 
 
 
 

L’ex magistrato Bruno Tinti, nel commentare sul Fatto Quotidiano l’intervista scoop di Antonio Manzo del Mattino a Antonio Esposito, presidente della sezione feriale della Corte di cassazione che ha condannato Silvio Berlusconi, scrive: ...

 
 
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Servo e
servitore

 
 
 
 

Ormai si fa tutto lì, sulla piazza virtuale di facebook. Dagli appuntamenti ai litigi, dalle richieste di matrimonio al tipo di pasta ...

 
 
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  Napoili, agosto 1973. I giorni del colera (**)  
 

indelebili anche a distanza di trenta anni, come ci ricorda il Corriere del Mezzogiorno on line, che  saggiamente dedica un lungo servizio all’anniversario (Quando il colera sbarcò a Napoli / nascosto nelle cozze tunisine). E il catenaccio opportunamente chiarisce: Trent’anni fa l’epidemia che sconvolse il capoluogo. Articolo e ricordi affidati a Enzo La Penna dell’Ansa, allora giovane cronista che poteva avere trent’anni, forse quaranta. O forse una ventina. Ma di bello questo mestiere ha che fa sentire sempre giovani e infatti Enzo, con l’entusiasmo di un ventenne, ricorda “che tutto accadde in quella fine estate del 1973”, quindi quaranta anni fa arrivarono i vibrioni (ricordate lo slogan creato in quei giorni da don Antonio

 

Gava  per far vincere le elezioni a Maurizio Valenzi: Il vibrione passa, i Gava restano. Infatti Valenzi diventò sindaco di Napoli.
Che tempi. E che uomini. Bene fa il Cormezz a non dare un confine cronologico a questi grandi eventi, a non svilire il tutto in uno spazio temporale. Era il ’73, oppure l’83? Secondo noi il quotidiano di Marco Demarco fa bene anche perché in quello stesso 1983 una sonda, la Pioneer 10, primo oggetto creato dall’uomo,  lasciò il sistema solare e per questa ragione aveva a bordo un messaggio per farci conoscere dagli alieni. Pare che tra circa due milioni di anni arriverà sulla stella Aldebaran, ed è bello pensare che i marziani ci invidieranno lo scienziato Gava, che sconfisse le cozze nel 1983.

 
 
  L'anno del vibrione
 

Le grandi emergenze, come i grandi amori che non sono quelli balneari che finiscono a settembre (do you remember Peppino Gagliardi?),  perché non hanno date, non hanno età. Si cristallizzano e restano con noi e ce le portiamo dentro, per l’intera vita.
Per averne memoria, per esorcizzarle, per utilizzarle come preziosa seppur dolorosa esperienza. Ma non per dimenticarle. Come accadde per il colera che ci fece compagnia e accompagnò in tutti gli stadi italiani con cori gioiosi i tifosi del Napoli, precursore di altre icone che l’avrebbero soppiantato di lì a poco, come la camorra, Raffaele Cutolo, il racket, tangentopoli al Comune, i rifiuti. Ma restano dentro di noi,

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(*) www.chiarelettere.it
(**) Foto di Franco Esse
 
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