Lucio D'Alessandro e Marco Demarco  
  Suor Orsola: bocciati record,
la scuola rischia la chiusura
 
 
 

Dopo nove mesi di panchina torna in campo Marco Demarco, napoletano di Bagnoli, cinquantanove anni a giorni, per sedici anni e otto mesi, un record, direttore del Corriere del Mezzogiorno, in pensione da febbraio. Il 5 novembre è stato annunciato l’esordio di Demarco, editorialista del Corriere della sera e del Cormezz, come direttore delle testate della scuola di giornalismo del Suor Orsola Benincasa, che sono “il quindicinale cartaceo free press ...

 
 
[All'interno] [Documenti]
 
  Fnsi, perché svolgere
a Napoli il congresso
 
 
 
 

Caro direttore,
leggo su Iustitia che viene giudicata "singolare" la mia proposta di svolgere a Napoli o in Campania il prossimo congresso della Fnsi. Singolare può essere considerata solo da chi non ne coglie la ratio. Che provo a spiegare. In assenza della ...

 
 
  [All'interno]
 
  Falco vede a Roma
Rossi e Perucchini
 
 
 
 

Il 7 novembre il presidente dell’Ordine nazionale Enzo Iacopino è tornato a Napoli per partecipare a vico Speranzella, nelle sede del Mug, il Movimento unitario dei giornalisti, a un incontro promosso nell’ambito del programma di aggiornamento professionale della ...

 
 
  [All'interno]
 
  Televideo e
Mediavideo
 
 
 
 

Televideo della Rai il 7 novembre alle 14,27 mette in rete una notizia che sarebbe riduttivo definire scoop. Il Napoli ha battuto lo Young Boys a Fuorigrotta per ...

 
 
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Visitatori 2014
   
  Carlo III di Borbone (*) e Giustino Fabrizio  
 

della cultura della Riviera di Chiaia (Francesco Rasulo, Edoardo Scotti, Antonio Tricomi, con l’alta supervisione di Giustino Fabrizio), che sono uomini e non fredde macchine, non possono dimenticare i mille appuntamenti e le mille promesse d’amore che si sono scambiati in quella piazza sotto l’Albergo dei Poveri. E così dopo il titolo tranquillo: “Carlo III, sovrano illuminato di tre regni”, esplode la nostalgia della giovinezza e decidono di regalare al re altri trenta anni di vita.
Il catenaccio dice: “Dal 1734 per 25 anni re di Napoli e Sicilia, poi dal 1788 e per altri 29 anni re di

 

Spagna”. Quindi per Fabrizio e i suoi deskisti Carlo III è morto nel 1817. Una incoronazione post mortem, perché Carlo ha lasciato un segno indelebile, a Napoli e a Repubblica Napoli.
Una magia di date che ha consentito a Carlo, diventato re di Napoli a 18 anni (battendo il record di Diego Maradona, che fu incoronato a Fuorigrotta a 24 anni) di assistere alla rivoluzione francese del 1789, alle campagne travolgenti di Napoleone Bonaparte e di dare un’occhiata al Congresso di Vienna del 1814, per vedere se era rimasta qualcosa anche per lui.

 
 
  Carlo e Napoleone
 

Se n’è visto bene, Carlo III di Borbone. Diciamolo, è morto sazio. A Napoli lo ricordano con simpatia e gli hanno dedicato pure una piazza, quella che sta dopo piazza Càvour  (perché noi siamo ribelli per principio e cambiamo gli accenti, CàvourSofia Lorén, Gary Coopér).
Ma non distraetevi: Repubblica Napoli dedica un’apertura di pagina al sovrano nato a Madrid nel 1716 e morto nel 1788, in occasione della pubblicazione di "una biografia pregevole" di Giuseppe Caridi.

Il pezzo, asciutto ed essenziale, è di Aurelio Musi ma i deskisti

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Il Mattino.it con
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Il comunicato sulla nomina di Demarco
Dall'Ordine nazionale
le regole per le scuole
La squadra decimata
del biennio 2011-2013
Su Repubbica Napoli
la biografia di Carlo III
(*) www.wikipedia.org
 
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