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novembre a pagina 5 Alberto Gentili: "Eurogruppo, Padoan resta fuori / Favorito il portoghese
Centeno", che approfitta dell'ultima bocciatura per un rapido excursus su questo amaro inverno italiano.
E il 30 novembre lo stesso articolo, a firma Gentili, compare a pagina tre del Messaggero.
Naturalmente il cronista romano parla della sconfitta incassata dall'Italia e da Milano per la scelta della nuova sede dell'Ema in sostituzione di Londra dopo la Brexit decisa dagli inglesi.
E cosa è l'Ema? L'acronimo sta per European medicines agency, l'ente chiamato a valutare i nuovi farmaci e concedere il via libera per la loro commercializzazione. È presieduta (indovinate) da un italiano, Guido Rasi, ed è composta da un esercito di 900 tra dipendenti e funzionari che vanno in giro per l'Europa, destinatari di benefit che forse neanche loro |
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ricordano, e impegnati a neutralizzare le lusinghe della lobby della supposta, le multinazionali del farmaco spesso inutile, spesso costosissimo, spesso sostituibile con un equivalente molto meno caro. Bene, per la scelta della nuova sede erano rimaste in lizza Milano e Amsterdam pari dopo tre votazioni, e poiché questo è un malinconico autunno per l'Italia la scelta è andata, per sorteggio, a Amsterdam.
Gentili ne parla e il suo incipit trasuda confusione e amarezza: "Dopo aver perso la sede dell'Ema che doveva traslocare a Milano ed è finita a Copenaghen, l'Italia vede sfumare anche la presidenza dell'Eurogruppo". Copenaghen non è Amsterdam, è vero, ma poco importa. L'Ema è andata oltre il confine, al Nord, e il Nord è una nazione vasta e nebbiosa che comincia dopo Domodossola e finisce a Reykjavik. |
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