Di Trapani confermato
segretario dell'Usigrai

IL XIV CONGRESSO dell’Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai, tenuto nella patavina Galzignano Terme dal 9 al 12 dicembre, si è concluso con il voto per eleggere gli undici componenti del direttivo, con la conferma scontata di Vittorio Di Trapani segretario con 129 preferenze, e i ventuno membri delle commissioni (Garanti, Sindacale, Contratto, Coordinamento dei comitati di redazione della Tgr, la testata giornalistica regionale, e Pari Opportunità).
Dei trentadue eletti uno solo lavora alla redazione napoletana, che aveva inviato due delegati al congresso: Vincenzo Calise, che aveva incassato

sedici preferenze, e Vincenzo Miglino, secondo con dieci, mentre è rimasto a casa Gianni Occhiello che di voti ne aveva raccolti quattro.
Con cinquantuno preferenze è risultato primo eletto del Coordinamento dei cdr l’irpino di Sant’Angelo dei Lombardi Pellegrino Genovese. Un voto singolare, quello del congresso, perché Genovese nel febbraio scorso è rientrato, come ultimo eletto, a far parte del cdr di via Marconi,

Vittorio Di Trapani (*)

insieme a Fabrizio Cappella e Diego Dionoro, ma nel febbraio del 2013 fu costretto a dimettersi dall’incarico sindacale per la violenta aggressione verbale nei confronti delle giornaliste di via Marconi Anna Teresa Damiano e Cecilia Donadio, da lui definita “la cessa di Posillipo”.
Sulla vicenda Cecilia Donadio chiese con due lettere l’intervento del segretario Usigrai. “A rigore di deontologia scrisse la giornalista a Vittorio Di Trapani - un caso del genere potrebbe essere sottoposto al collegio dei probiviri della Federazione nazionale della stampa, della quale l’Usigrai fa parte, ma su questo mi rimetto alla tua valutazione”.
Interpellato da Iustitia, Di Trapani dichiarò: interverremo al momento opportuno. Quel momento, evidentemente, non è mai arrivato.
Così nell’aprile scorso l’attacco furioso di Genovese si è ripetuto. Questa volta le vittime sono state Francesca Ghidini, accusata con veemenza di essere una sorta di Cassandra con i suoi servizi sulla Terra dei fuochi, e ancora Anna Teresa Damiano. Anche in questo caso, nonostante Genovese sia stato in passato protagonista di altri episodi discussi, il capo della redazione napoletana Antonello Perillo si è defilato, anzi nel secondo round della vicenda Ghidini è addirittura scomparso, perché forse non ha il polso per intervenire e tutto va avanti come sempre.


(*) Da Facebook