Massimo Cestaro (*), Roberto Di Francesco, Vito Vitale  
  Caltagirone, linea dura
E c'è un nuovo sciopero
 
 
 

Il 20 gennaio i lettori del Mattino tifosi del Napoli non hanno potuto leggere le cronache e le analisi sulla sorprendente sconfitta degli azzurri contro l’Inter nei quarti di finale di Coppa Italia. Il quotidiano infatti non era in edicola per uno sciopero dei poligrafici contro il licenziamento improvviso e immotivato (nella lettera l’azienda scrive di “giustificato motivo oggettivo consistente nella ...

 
 
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"Per glissare
i giornalisti"

 
 
 
 

Il 12 gennaio il Mattino dedica il Primo piano, da pagina 2 a pagina 5, alle vicende del sindaco 5 Stelle di Quarto Rosa Capuozzo. Il servizio di pagina 4 è affidato a Daniela De ...

 
 
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  C'è la Fnsi all'apertura
della sede del sindacato
 
 
 
 

Il Sindacato unitario dei giornalisti della Campania, nato nella primavera del 2014 e riaffiliato dalla Federazione della stampa nello scorso aprile, ha finalmente una sede. Gli uffici hanno lo stesso indirizzo della Associazione napoletana della stampa, radiata dalla Fnsi e sciolta per debiti nella primavera del 2014, sono ospitati ...

 
 
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Il tgr intervista
Ciccio Merolda

 
 
 
 

Il 7 gennaio alla conduzione di Buongiorno Regione, il rotocalco del tgr Campania, c’è il capo servizio Rino Genovese, irpino doc probabilmente ancora perso nei ricordi dei generosi affettati che...

 
 
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Visitatori 2016
   
  Stefano Benni, Francesco Borrelli e Amintore Fanfani  
 

Bassolino chiama i compagni “scostumati” perché non lo consultano, intanto i grillini sono alla ricerca di un nome e un volto nuovo, Angelino Alfano presenta a Napoli il suo ultimo sforzo editoriale ‘Chi ha paura non è libero’. E i Verdi? Qui il brodo vegetale ci si strozza in gola: Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale solitario, minaccia: “I Dem dimostrano di non avere rispetto per gli alleati: valutiamo (parla al plurale, come Dio e Diego Maradona) l’ipotesi di correre da soli”.
Ora noi abbiamo una 500, vecchia ma dignitosa: senza offesa, la mettiamo volentieri a disposizione del comitato elettorale di Borrelli, un giornalista prestato alla politica a costo zero senza richiesta di riscatto che peraltro anche alla vigilia di Natale ha incassato l’ennesimo meritato momento di popolarità. È successo che per il brindisi di auguri in consiglio regionale i responsabili del cerimoniale abbiano chiamato il bar per dire: “portate su un paio di bottiglie d’acqua e due pastarelle qualunque”. Però ci sta sempre qualcuno che non si fa i panettoni suoi, nella fattispecie il giornalista Carlo Tarallo, che ha scritto del “magna magna” alla Regione e ha aggiunto anche una foto delle pastarelle: su un sobrio tavolo di una decina di metri noi abbiamo individuato generosa pasticceria mignon, graffe, rustici sfiziosi, residui di una torta forse al caffè, un paio di cassate siciliane e alcune bottiglie di spumante

 

confuse tra le minerali. E c’erano anche le fette di panettone.
Se la sono presa, i consiglieri regionali e c’è stata la denuncia preannunciata contro “quei siti che stanno eccedendo”.
Ora noi speriamo che la faccenda si concluda, consentiteci la strepitosa battuta, a Tarallo e vino, ma è significativo ricordare che ha preso la parola il consigliere Borrelli che ricordando a tutti la propria storia professionale ha detto: “sono un giornalista, appartengo orgogliosamente a questa categoria e chiedo scusa perché la maggioranza” dei giornalisti fa il suo lavoro “in modo serio e non volgare, strumentale e pezzotto”.   

Parole di grande forza morale, soprattutto quel “pezzotto”, se si pensa che Borrelli, all’epoca assessore alla Provincia di Napoli e del quale Iustitia si è occupato ripetutamente, riusciva in un'impresa titanica: pensate che ogni mattina all’alba andava a Lametia Terme a fare il praticante per Teleregione (come da documentazione acclusa alla sua richiesta di ammissione agli esami per professionista). Ogni giorno si beveva quegli ottocento chilometri, lavorava come praticante e poi, fresco come una rosa, sedeva al suo posto di assessore a piazza Matteotti.
Che determinazione, che costanza, e soprattutto che auto aveva a disposizione. Mica come la 500 nostra, vecchia ma dignitosa, che al massimo arriva a Baia Domitia.

 
 
  "Pezzotto"
 

Conclusasi con una totale e prevedibile sconfitta la battaglia di Natale contro il colesterolo, e mentre ancora un residuo di mustacciolo ci guarda beffardo e ci sfida da una mensola in cucina, a Napoli si infiamma, come da dicitura corretta e ingessata del bravo notista politico, il dibattito per le prossime scadenze elettorali: chi succederà a Luigi De Magistris? Ma, prima ancora, chi sarà il candidato del Pd napoletano, i cui leader ci fanno pensare a quel bel romanzo di Stefano Benni che si intitolava 'Comici, spaventati guerrieri'.
Queste primarie restituiranno la ribalta a Antonio Bassolino, uno che non muore mai (politicamente), uno che Indro Montanelli avrebbe ribattezzato Il rieccolo (in realtà coniò la definizione per Amintore Fanfani, ma sempre di highlanders si tratta)? Siamo turbati e preoccupati, e non soltanto per i valori della glicemia schizzata al piano di sopra del nostro condominio.
Perduti nel vapore di un brodo vegetale, tornato sulla nostra tavola per cercare di stanare e stremare la resistenza dei pasdaran dell’azotemia, proviamo a ipotizzare chi sarà lo sfidante di Giggino. Ci viene in aiuto, ma forse ci destabilizza ancor di più, un servizio del Mattino del 18 dicembre a pagina 33: litigano tutti nel Pd. La deputata Valeria Valente chiede “uno scatto in avanti”,

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Notizie

Caltagirone, linea dura
È di nuovo sciopero

Apre la sede
del sindacato

Tam tam
"Pezzotto"
Lettere

"Per glissare
i giornalisti"

Una boccata
di sigaretta

Il tgr intervista
Ciccio Merolda

Il giorno
più triste

Documenti
I legali impugnano
i tre licenziamenti
"L'azione selvaggia" di
Caltagirone va avanti
La mancata
conciliazione
L'inaugurazione
della sede del Sugc
Regione, fotostoria
del saluto di Natale
Il buffet degli auguri
e le scuse di Borrelli
L'espulsione di
Rosa Capuozzo
(*) www.adnkronos.com
 
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