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“complessa attività’ investigativa”.
E c’è anche la sua età, caso mai qualcuno avesse dubbi a riconoscerla.
Che succede? La “delega del Procuratore della Repubblica” Giovanni Melillo compare sempre in apertura: no delega, no news. Manca, però, la mini lezione di procedura penale sul “rispetto delle garanzie degli indagati da considerarsi innocenti fino a sentenza definitiva”.
Come mai? Che cosa ha fatto M. G.? (Questa volta, il nome non lo mettiamo noi). Perché di lei, incensurata e non affiliata a clan camorristici, si può sapere tutto? L’operatrice sanitaria avrebbe finto di inoculare vaccini a chi non
voleva vaccinarsi, in cambio di
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denaro. Viene anche specificata la somma percepita (150 euro). Certo, è un reato. Più grave di quelli commessi da chi fa estorsioni, di chi compie agguati, di chi fa le rapine? Perché i mass-media ricevono in questo caso informazioni complete e in altri neanche quelle essenziali, quelle che occorrono per un pezzo di cronaca scritto secondo i canoni professionali? C’è il reato più reato degli altri? O piuttosto si vuole utilizzare la stampa per una condanna preventiva? La “gogna mediatica” attivata su input? Ecco, chi ha letto la velina dei Nas giunta, come sempre,“per delega del Procuratore della Repubblica”, non può non chiederselo.
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