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Ansa Napoli, Di Leva
si insedia il 5 novembre |
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DURERÀ POCO più di un mese la reggenza della redazione partenopea di Ansa Napoli affidata al capo servizio aggiunto Angelo Cerulo: il 30 settembre è andato in pensione Mario Zaccaria, il 5 novembre negli uffici di largo Torraca si insedierà Alfonso Di Leva. Dopo avere guidato gli uffici Ansa di Trieste, dal 1997, e di Torino, dal 2010, il potentino Di Leva avrà a Napoli il suo incarico più impegnativo. L’organico conta dieci unità: tre capi servizio aggiunti (Cerulo, Mariano Del Preite e Franco Tortora), un inviato (il fotografo Ciro Fusco) e sei redattori: con i veterani Maurizio Dente e |
Enzo La Penna ci sono Armando Petretta, Nando Piantadosi, il fiduciario di redazione Alfonso Pirozzi e Patrizia Sessa. E un solo poligrafico: Massimiliano Borsacchi.
Ma soprattutto da anni la redazione è poco motivata, con una |

Angelo Cerulo, Mariano Del Preite e Franco Tortora |
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radicata abitudine a mettere in rete comunicati (c’è stato anche il telegramma pubblicato con il nome del destinatario, l’indirizzo e il codice di avviamento postale) e a riprendere le notizie dai giornali o dalle altre agenzie; è anche frequente il caso di personaggi minori che diventano piccoli beniamini degli abbonati Ansa perché citati a ripetizione dai lanci dell’agenzia: basterà ricordare il coordinatore campano dei Verdi Francesco Borrelli, giornalista professionista con praticantato a Lamezia Terme, che interviene, e non se ne capisce il motivo, sull’intero scibile.
Di Leva avrà altre questioni impegnative da affrontare, ma intanto andrebbe sciolto con priorità il nodo degli uffici stampa. Un esempio? Angelo Cerulo, il numero due della sede di Napoli, ha una collaborazione ‘storica’ con la Camera di commercio, un rapporto difficile da immaginare in un’altra città.
Il vice direttore del Messaggero o del Tempo potrebbe contemporaneamente lavorare con l’ufficio stampa del Comune o della Provincia di Roma?
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