Enzo D'Errico e Antonio Polito  
  Al Corsera Polito è vice
Cormezz, D'Errico in pole
 
 
 

Tre settimane dopo l’insediamento al vertice di via Solferino Luciano Fontana ha ufficializzato la nuova ‘squadra di direzione’ del Corriere della sera. Esce Giangiacomo Schiavi, che diventa commentatore e articolista, e vengono confermati Barbara Stefanelli, promossa vice direttore vicario, Daniele Manca e Venanzio Postiglione. Ai tre già in carica il direttore aggiunge altri tre nomi: Antonio Polito, vice direttore ...

 
 
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Vozza è
innocente?

 
 
 
 

Dopo l'ultima intervista pubblicata dal Mattino il 24 maggio, per Salvatore Vozza, stabiese purosangue e candidato alla presidenza ...

 
 
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Gigi Casciello  
  Giornalisti in cerca di un seggio regionale  
 
 
 

C’è una folta pattuglia di giornalisti in lizza per le elezioni regionali del 31 maggio, schierati nelle liste di destra e di sinistra. Iniziamo dal giornalista del Mattino Marco Esposito: è promotore e candidato governatore per ‘Mo!’, una formazione civica regionale...

 
 
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Il Golfo è
del Roma

 
 
 
 

Spettabile direttore,
scrivo in veste di presidente del Consiglio di Amministrazione della “Società Cooperativa Nuovo Giornale Roma” per ,...

 
 
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Visitatori 2015
   
  Paolo Isotta e Elena Mosuc  
 

critica, da molti ritenuto un genio nel suo campo. L’attacco è una schioppettata: ”Sono uscito dopo il primo atto”. E poi ne ha per tutti a cominciare dalla soprintendente “la signora Rosanna Purchia” e da “chi le ha organizzato questa Luisa Miller” che “ andrebbe interdetto”. Passa poi ai cantanti: “il tenore Luciano Ganci (Rodolfo) e il basso Felipe Bou (Wurm) andavano protestati ed è vergognoso per il direttore Daniele Rustioni l’aver accettato di andare in scena con loro”.
Le opinioni sono libere, a volte molte diverse, ma un lettore del Corriere potrebbe chiedere al neo direttore Luciano Fontana  e al capo degli spettacoli Vito D’Angelo perché il giornalista spedito a seguire l’opera se ne esce al primo atto. Si può anche immaginare la replica: in fondo in

 

quella scelta c’è per intero il giudizio sulla spettacolo.
Leggendo però con attenzione gli articoli emerge un altro dato sorprendente.  Compagnone scrive: “si sa che questa è un’opera che ha bisogno di sei cantanti tutti all’altezza della situazione”. Ed elenca il sestetto spedito sul palco:Elena Mosuc, Giorgio Berrugi, Vitaliy Bilyy, Marco Spotti, Nino Surguladze e Istvan Kovacs. Completamente diversa la formazione di Isotta: Olga Mykytenko, Luciano Ganci, Claudio Sgura, Felipe Bou, Dario Russo. Come mai?
La risposta è semplice: mentre Compagnone, ma anche Stefano Valanzuolo per il Mattino sono andati a vedere la prima, Isotta l’ha saltata, si è presentato alla replica e ha ascoltato la squadra delle riserve.     

 
 
  Buona la prima
 

Il sette e l’otto maggio Repubblica Napoli e il Corriere della sera dedicano recensioni contrastanti alla ‘Luisa Miller’ di Giuseppe Verdi messa in scena il 5 maggio al San Carlo.
Sandro Compagnone, da venticinque anni critico musicale delle pagine campane di Repubblica, esprime un giudizio largamente positivo: “un successo di pubblico segnato da un calore non usuale al San Carlo”;“l’entusiasmo per le voci è stato unanime”. E sulle voci limitiamoci a Elena Mosuc, nei panni di Luisa Miller, “che ha centrato fiati e fraseggio, concludendo con un terzo atto da incorniciare”.
Cambiamo giornale ed è come se cambiassimo spettacolo. Della Luisa Miller scrive Paolo Isotta, un mostro sacro della

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innocente?
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Fontana annuncia
i sei vice direttori
Gradimento: Tucci
primo, Polito ultimo
'Luisa Miller': "terzo
atto da incorniciare"
'Luisa Miller': "sono
uscito al primo atto"
'Carta d'identità'
del candidato Sel
 
 
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