Laudisi, Pacelli, Sepe e Vacalebre

 
 

Mattino, 10 redattori
si iscrivono alla Cgil

 
 
 

È una notizia che arriva come una nevicata a ferragosto: dieci giornalisti del Mattino hanno chiesto l’iscrizione alla Cgil. Lo annuncia un comunicato dell’ufficio stampa del sindacato guidato da Susanna Camusso, con testo approssimativo (si parla di nove giornalisti e poi ci sono dieci firme) ma contenuto chiaro: “Siamo giornalisti e ci riconosciamo tutti nel nostro ...

 
 
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Un rush
infernale

 
 
 
 

Siamo al 26 aprile, giovedì, e il giorno precedente il Napoli ha vinto in Puglia battendo per 2 a 0 il Lecce di Serse Cosmi: sta per terminare  un campionato di calcio ...

 
 
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Garzilli verso
la prescrizione

 
 
 
 

Cammina spedito verso la prescrizione il processo per la bancarotta della Diffusione napoletana, la società che fino al luglio 2001 distribuiva il Mattino e che nel marzo 2002 è fallita. La sentenza ...

 
 
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Antonio Buonajuto  
 

Partite
di 120'

 
 
 
 

“Forse è più importante che abbiano perso Lecce e Genoa e coi grifoni liguri vinto il Bologna. Vuol dire che Palermo ...

 
 
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Visitatori 2012
   
  Domenico Carratelli. Francesco Durante, Carlo Franco e Generoso Picone  
 

ragione Carlo Franco su Repubblica Napoli quando parla, a proposito di questo romanzo, di “pollice verso del grande club dell’editoria”.
Tuttavia, tra i tanti, un merito Pugliese lo ha avuto proprio in questi giorni: è riuscito a far realizzare quell’accadimento straordinario di cui si parla nel suo libro. Tutti i giornali di Napoli il giorno 26 aprile hanno infatti dedicato ampio risalto alla notizia della sua morte, tutti hanno riportato qualche aneddoto, tutti hanno descritto il suo carattere apparentemente triste ma in realtà depositario di una vis umoristica amarissima. E “con l’andatura dondolante del marinaio che avrebbe voluto essere”, come lo descrive

 

Domenico Carratelli sul Roma, adesso Pugliese , “narratore di paradossi” (Generoso Picone sul Mattino) sta guardando tutti con espressione disincantata e la sigaretta eternamente appesa in bocca mentre si celebra la sua morte. Una morte che è stata probabilmente compagna silenziosa e costante della sua esistenza, che lui esorcizzava appena poteva. Un pomeriggio del 1977, quando apparve il suo nome nell’opuscolo delle novità editoriali di Einaudi,il suo sguardo tristemente allegro si fece largo nella nebbia del fumo della sua sigaretta in una stanzetta del Roma e lui disse serio: “Ecco, mi hanno messo tra Jorge Luis Borges e Italo Calvino. E mò posso pure morire”.

 
   
  Borges e Calvino  
 

Aveva poco più di trent’anni Nicola Pugliese quando Einaudi pubblicò nel 1977 il suo Malacqua, sottotitolo Quattro giorni di pioggia sulla città di Napoli in attesa di un accadimento straordinario. Chi l’ha letto è un privilegiato, a chi non ci è riuscito è banale raccontarlo. Così come è inutile andare a cercare il volume in libreria. Esauritissimo al tempo, e mai più ripubblicato per volere di Nicola, che efficacemente Francesco Durante sul Cormezz avvicina per analogia di vita a J.D.Salinger, esule volontario dopo aver pubblicato Il giovane Holden. Opera di grande suggestione che avrebbe meritato diversa fortuna, Malacqua, e forse ha

 
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Notizie

Mattino, 10 redattori
si iscrivono alla Cgil

Garzilli verso
la precrizione
Tam tam
Borges e Calvino
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Partite di 120 minuti
La foto
Cravatte al vento
Lettere
Un rush
infernale
Documenti
Cgil, il comunicato
dell'ufficio stampa
Il ricordo di Pugliese
sui giornali di Napoli
I due gol
di Hamsik
 
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