Marta Herling, Gennaro Sangiuliano, Roberto Saviano  
  Saviano cita Sangiuliano
e Herling per 4,7 milioni
 
 
 

Il 15 luglio davanti al giudice civile Rosanna De Rosa del tribunale di Napoli si discuterà di Benedetto Croce. Entra così nel vivo il giudizio per diffamazione promosso due anni fa dallo scrittore e giornalista Roberto Saviano accusato con articoli di quotidiani e con servizi televisivi di avere inventato un episodio degli anni giovanili del filosofo nato a Pescasseroli. Ricapitoliamo i ...

 
 
  [All'interno]
 
  Grasso: non c'è
memoria storica
 
 
 
  Se n’è andato Bruno Ambrosi, uno dei pionieri del giornalismo Rai”: è questo l’incipit della rubrica di critica televisiva firmata da Aldo Grasso il 26 giugno sul corriere.it, di cui è responsabile Daniele Manca e coordinatore Iacopo ...  
 
[All'interno] [Documenti]
 
  Manovre in corso
intorno al sindacato
 
 
 
  Dopo le dimissioni di Alessandro Sansoni, “per motivi personali” se ne va anche Marcello Curzio. Dei 'fondatori' che il 28 febbraio scorso avevano costituito il Sindacato dei giornalisti napoletani restano soltanto Armando Borriello, pensionato del Mattino, e Claudio Silvestri, cronista del Roma che sono però decisi ad andare ...  
 
[All'interno] [Documenti]
 
  Una giuria
equanime
 
 
 
  Caro direttore,
che simpatici i membri della giuria del premio Ischia internazionale di giornalismo, guidata da due pensionati ancora scattanti: il presidente Paolo ...
 
 
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Visitatori 2014
   
  26 giugno. A Scampia c'è la veglia per Ciro, ma Sepe va alla festa di Marinella  
 

su Scampia l’inviato Rai Enzo Perone ripete in decine di collegamenti che i genitori del ragazzo ucciso sono “evangelici”. E Perillo che fa? A corredo della diretta manda in onda una intervista di Guido Pocobelli Ragosta al cardinale Crescenzio Sepe. E cosa c’entra Sepe se gli Esposito sono evangelici? Pperché allora non ascoltare Alfredo Ciabatti, il pastore evangelico di Secondigliano?
Ma c'è dell'altro. “Dal 5 maggio – dichiara Vincenzo Esposito, zio di Ciro, cattolico, ex sindacalista – nell’auditorium di Scampia abbiamo organizzato tre veglie interconfessionali di preghiera con buddisti, cattolici ed evangelici.
Sepe però non si è visto. Al

 

funerale era presente e ha parlato il parroco di Don Guanella, padre Aniello Manganiello. Il cardinale invece, nel giorno della veglia funebre, ha scelto di andare a palazzo reale alla festa organizzata da Maurizio Marinella”.
Ma meglio forse che Sepe non sia andato a Scampia. Con una giornalista del Corriere del Mezzogiorno che gli chiede della sua assenza ai funerali di Ciro Esposito, Sepe si giustifica in
maniera imbarazzante: “non ho (!) potuto andare perché hanno previsto tutt’altra scaletta perché lui è evangelista”.
È una notizia. Gli evangelisti erano quattro: Giovanni, Luca, Marco e Matteo. Ora ce n’è un quinto: Ciro.

 
 
  Evangelisti
 

“Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge”: è il primo comma dell’articolo 8 della Costituzione italiana certamente poco conosciuto da Antonello Perillo, responsabile della redazione Rai di via Marconi, e da alcuni dei suoi giornalisti.
Il 26 giugno torna a Scampia la salma di Ciro Esposito, il tifoso napoletano ferito a morte il 3 maggio davanti allo stadio Olimpico in occasione della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina. Il giorno successivo davanti a una folla commossa si svolgono i funerali, con il sindaco De Magistris che ha proclamato il lutto cittadino.
Nei due giorni di riflettori accesi

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