Ansa Napoli, 89 lanci
in 60 giorni su Borrelli

IN SESSANTA GIORNI, dal 2 giugno al 31 luglio, la redazione partenopea dell’Ansa, guidata da Mario Zaccaria, ha messo in rete 89 lanci su Francesco Emilio Borrelli. Fino al giugno 2009 assessore all’Agricoltura e all’ambiente della Provincia di Napoli, Borrelli è diventato giornalista professionista dopo avere svolto il  praticantato dal novembre 2003 al maggio

2005 come telereporter a Lamezia Terme, a 390 chilometri da Napoli, con contratto di formazione lavoro riservato ai disoccupati mentre negli stessi mesi era prima staffista dell’assessore Casimiro Monti al Comune di Napoli e dal luglio 2004 assessore


Francesco Emilio Borrelli e Angelo Cerulo

della terza Provincia d’Italia; oggi è commissario campano dei Verdi. Agli 89 take partiti dalla redazione di via San Tommaso d’Aquino (con il nome di Borrelli citato 194 volte, di cui ventuno nei titoli) vanno aggiunti due take nazionali e le citazioni nel doppio lancio quotidiano degli appuntamenti e delle notizie del giorno. L’ex braccio destro di Pecoraro Scanio interviene su tutto: parroci, zoo, traffico, aiuole, falsi invalidi, mucillagine, gay, intercettazioni, assessori regionali da far dimettere, iniziative contro la Lega Nord, spiagge, pedofilia, asini e cerbiatti, mollette tricolori, manifesti selvaggi, Edenlandia, ambulanti, docce pubbliche, taglie su chi uccide i randagi. Su tutto prepara un comunicato e tutti i comunicati trovano spalancate le porte dell'agenzia.
Nella classifica dei cronisti di Ansa Napoli più attenti alle esternazioni dell’ex assessore si piazza al primo posto con 23 take l'ultimo arrivato, Ferdinando Piantadosi, ex poligrafico che dopo la chiusura di AnsaMed è stato assunto tre mesi fa come praticante con contratto a termine. Alla sue spalle due graduati: argento con quattordici lanci al capo servizio aggiunto più anziano, Angelo Cerulo, che da decenni è anche addetto stampa della Camera di commercio di Napoli; bronzo con tredici lanci al capo servizio aggiunto Mariano Del Preite. Non lontani dalla zona medaglie Alfonso Pirozzi con


Mariano Del Preite, Alfonso Pirozzi e Mario Zaccaria

undici take, Rosanna Pugliese (otto), Franco Tortora (sette).
Ma perché la prima agenzia giornalistica italiana e una delle prime del mondo mette in rete notizie a raffica su un ex assessore provinciale?
La risposta non è semplice. Di sicuro per la

redazione napoletana i comunicati sono ormai da anni una parte significativa della produzione giornaliera: arrivano e vanno in pagina con un controllo che in alcuni casi è eufemistico definire poco attento. Così se in un comunicato c’è scritto che i protagonisti di ‘Vacanze romane’ sono Gregory Pech e Haudry Hepburn (invece di Gregory Peck e Audrey Hepburn) il cronista non batte ciglio e passa senza correzioni il testo. Né mancano take con comunicati chiusi da "cordiali saluti" e firma. E se invece di un comunicato arriva un telegramma lo si passa in rete con l'indirizzo e codice di avviamento postale.
Del resto anche in alcuni lanci su Borrelli il controllo è stato disinvolto. Il 2 giugno, dopo le critiche indirizzate dal centravanti del Milan Marco Borriello allo scrittore Roberto Saviano, Ansa Napoli mette in rete la reazione dura dell’ex assessore: “avremmo voluto da parte dell'esponente giallo rosso anche delle parole dure contro la camorra ma a quanto pare è molto più facile colpire chi scrive contro la malavita organizzata”. Borrelli forse non conosce il calcio, ma il numero due della redazione Angelo Cerulo, che firma il take, non sa che i colori della squadra di Berlusconi sono il rosso e il nero? E il 23 giugno, qualche giorno prima dell’annunciata visita a Napoli del titolare degli

Interni, l’agenzia scrive della preparazione di iniziative anti leghiste e di Riccardo Maroni, mettendo insieme il cognome del ministro Roberto Maroni e il nome di battesimo del’ex vice sindaco di Napoli Riccardo Marone.
Sulle manifestazioni


Audrey Hepburn, Rosanna Pugliese e Franco Tortora

organizzate da Borrelli e da altri contro la Lega Nord c’è un altro mistero. Decine di negozianti che espongono cartelli per vietare l’ingresso ai leghisti, la distribuzione gratuita nelle strade di mozzarella (il 14 luglio, nell’anniversario della presa della Bastiglia, Del Preite scrive di cento chili di mozzarella, e immaginiamo i tumulti che ci saranno stati al momento della distribuzione) e le altre iniziative in difesa dell’onore del Sud vengono resocontate con lanci a ripetizione sulla rete locale, ma non sfondano sulla rete nazionale. Perché?
Sono domande che per ora non hanno una risposta, eppure sono domande che interessano molto al fruitore dell’agenzia, soprattutto se abbonato pagante. Sono domande alle quali potrebbero fornire risposte i giornalisti che hanno incarichi di responsabilità nella catena delle notizie Ansa dagli ufficiali della redazione di Napoli al redattore capo romano che ha rapporti con le sedi regionali fino al direttore Luigi Contu e al presidente Giulio Anselmi, che ha guidato l’agenzia dal ’97 al ’99.

(*) Da www.cineblog.it