Simone Di Meo, Enrica Parascandolo e Pier Paolo Petino

 
 

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Con le intercettazioni depositate il 24 gennaio dai pubblici ministeri Sergio Amato ed Enrica Parascandolo si arricchisce di due nuovi personaggi il processo per usura e riciclaggio in corso davanti alla settima sezione penale del tribunale di Napoli; dopo la morte il 15 gennaio dell'usuraio di Santa Lucia Mario Potenza, davanti al presidente della settima...

 
 
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Il 26 gennaio i quotidiani partenopei si occupano di un’interessante novità che ha già avuto successo nelle altre regioni e che è ...

 
 
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Il 18 febbraio City Napoli, il quotidiano gratuito del gruppo Rizzoli Corriere della sera, festeggia i dieci anni di vita e il 24 febbraio, insieme alle altre edizioni, celebra il funerale del free press. Il crollo ...

 
 
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Come si fa a travisare il "no" della Camera dei deputati alla autorizzazione a procedere all'arresto di Cosentino in una assoluzione...

 
 
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  Walter Mazzarri, Francesco Schettino (*) e Antonio Scolamiero  
 

azzurri "soffrono della sindrome del San Paolo, appena 16 punti in 10 partite". Insomma, le gare in casa rappresentano un tabu per la squadra di Mazzarri? E allora per abbatterlo andiamo a vincere in trasferta. Una similitudine marinara, questa della barra a dritta, che ci fa sospettare una parentela tra Manganiello e il comandante della Costa Concordia Francesco Schettino.
Il servizio (Napoli da trasferta) è ricco di dati e date e Manganiello non si risparmia con i riferimenti storici e statistici: ultima vittoria a Siena il 7 aprile 1946, ma contando sulla “feconda era Mazzarri” si può ragionevolmente sperare “di piazzare il Blitz"
(maiuscolo, perché si tratterebbe di fatto storico). E magari si potrebbe poi tentare di vincere a

 

Genova, conquistando quelle due vittorie consecutive in trasferta che alla squadra di Aurelio De Laurentiis non sono mai riuscite in cinque anni. Ma sarà dura, cominciando da Siena, dove “dal 2002 il Napoli ha ottenuto soltanto tre sconfitte e due pareggi”. Perché, come ci ricorda il titolo di un sommario, “L’Umbria è terra avara”.
Ecco perché si perde sempre: passato il Lazio il torpedone dei giocatori viene dirottato puntualmente lontano dalla Toscana e da Siena.
Poi è andata come è andata, prima a Siena e poi a Genova. Il tabu resiste, anche la sindrome del San Paolo. E noi, rapiti da tanta bellezza descrittiva, veniamo dolcemente rapiti dalla sindrome di Stendhal.

 
   
  Umbria avara  
 

Ma chissà. Sarà l’onda lunga dell’effetto cassatine di Natale, un tunnel da cui oggettivamente è dura venir fuori, o forse saranno gli effluvi del tortano di Pasqua che già riempiono l’aria dei propri devastanti aromi. Sta di fatto che anche al Cormezz del guru Marco Demarco si diffondono inquietudini esistenziali. Chi siamo, dove andiamo, ma soprattutto dove ci troviamo.
Il 20 gennaio le pagine sportive, di solito curate da Antonio Scolamiero,  ospitano un dettagliatissimo servizio firmato da Dino Manganiello: c’è in calendario per il Napoli una doppia trasferta, a Siena e poi a Genova: effettivamente una “occasione giusta per rimettere la barra a dritta” visto che gli

 
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(*) www.neverland.com

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