Davide Cerbone, Gianni Molinari e Antonio Vastarelli  
  Mattino, in cronaca l'organico è all'osso
 
 
 

Lavora in sofferenza la cronaca del Mattino che sta cercando un assetto equilibrato del vertice, ma per ora non lo trova. Per il rientro del vice capo cronista Gianni Molinari, alle prese con una infiammazione al braccio sinistro, non c’è ancora una data: si ipotizzano altri trenta giorni fuori, se tutto ...

 
 
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  Alfredo Di Stefano
leggeva il Mattino
 
 
 
  il 7 luglio muore un grandissimo del calcio e il mattino.it titola: “Addio ad Alfredo Di Stefano / la leggenda del Real Madrid si è spenta a 88 anni / Quando a Capri leggeva il Mattino”. Alla prima lettura mi sembra un po’ provinciale la scelta del ...  
 
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  Di Micco, a dicembre
lettura del dispositivo
 
 
 
  Per i tempi della giustizia italiana, la causa avviata dal giornalista del Mattino Gregorio Di Micco contro il giornale è scivolata veloce fino alla dirittura d’arrivo e li si è impantanata. Di Micco ha chiesto al giudice del lavoro del tribunale di Salerno Diego Cavaliero di ottenere il ...  
 
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  Il tgr ripresenta
il libro di Milone
 
 
 
  Caro direttore,
bisogna rassegnarsi. Dopo la presentazione al Pontano nei primi giorni di aprile del libro ‘Pronto? Sono Francesco’ di Massimo Milone, con un servizio al tg Rai ...
 
 
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  Roberto D'Agostino (*) Vincenzo Esposito e Crescenzio Sepe  
  Anche il Mattino di Alessandro Barbano, nello stesso giorno, pubblica a cinque colonne un intervento di Sepe.
A una giornalista che gli chiede della sua assenza ai funerali, il cardinale assicura che nei giorni successivi sarebbe andato a trovare la mamma di Ciro; per ora però a Scampia non si è visto. 

Del resto non c’è da stupirsi. Sui quotidiani napoletani, salvo rare eccezioni, sul cardinale vanno in pagina soltanto articoli allineati. Per trovare qualche notizia che non sia scontata o mielosa bisogna cercare lontano da Napoli. Il 3 luglio, ad esempio, il sito Dagospia, diretto da Roberto D’Agostino, ha pubblicato un servizio, non si sa perché anonimo, sulla presenza continua di Sepe a feste e cerimonie.
Questo il testo, intitolato ‘Il cardinale Sepe ospite fisso delle feste cafonal napoletane / Sclero festaiolo’: “Lasciate che gli inviti vadano a lui. Tra una cazziata al sindaco Luigi De Magistris sui matrimoni gay e un miracolo di San Gennaro, il vulcanico cardinale di Napoli Crescenzio Sepe non perde un appuntamento
  mondano che sia uno. C'è un ricevimento, una ricorrenza, una festa dalle parti del Vesuvio? Il porporato è sempre in prima fila: nell'ultimo mese, poi, è stato un susseguirsi di appuntamenti ad alto contenuto high society.
Ha iniziato con la cerimonia per la consegna delle onorificenze all'Ordine del merito in prefettura, il 2 giugno, e ha proseguito con: il Premio San Gennaro, la kermesse “la Repubblica delle Idee” al Teatro San Carlo, il Bicentenario dell'Arma dei carabinieri, l'happening per l'onomastico del presidente dell'Aci Napoli Antonio Coppola, il ricevimento “Amici dell'ippica 2014”, il super-party per i 100 anni del “re delle cravatte” Maurizio Marinella, il galà del “Tennis club” per l'annuale raduno dei gentlemen drivers del trotto, la Festa dell'indipendenza filippina e il centenario del Circolo Canottieri. Ah, quasi stavamo per scordarcene: oggi (3 luglio, ndr), a Napoli, il cardinale partecipa anche al convegno su “Trasparenza e pubblica amministrazione” con il presidente nazionale dell'Anticorruzione Raffaele Cantone”.
 
 
  No Sepe, no party
  Papa Francesco, c’è da scommetterci, sarebbe andato a trovare i genitori di Ciro Esposito, ferito a morte a Roma il 3 maggio prima della finale di Coppa Italia. E ci sarebbe andato sin dal 5 maggio quando a Scampia è stata organizzata la prima veglia interconfessionale di preghiera con buddisti, cattolici ed evangelici, la confessione religiosa della mamma Antonella, del padre Giovanni e dello stesso Ciro.
Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, invece non ha partecipato alle tre veglie interconfessionali di preghiera, non è andato a Scampia quando la bara è tornata da Roma, né il giorno dopo i funerali ai quali erano presenti ventimila persone. “Ha preferito palazzo reale per partecipare alla festa di Maurizio Marinella”, ha notato amaro Vincenzo Esposito, lo zio di Ciro.
Nonostante il cardinale non si sia fatto vedere a Scampia, il 28 giugno Antonello Perillo, responsabile del tg campano della Rai, invia un redattore a intervistarlo sulla vicenda.
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Copertina
non curata
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Dagospia, il servizio
sul cardinale festaiolo
A Capri si legge
un solo giornale
Cento Autori pubblica
racconti di De Giovanni
(*) www.lettera43.it
 
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