Caterina Balivo (*) e Barbara Di Palma

 
 

La giornalista Balivo
fa ancora pubblicità

 
 
 

Di famiglia centro europea originaria dei Sudeti (il gruppo montuoso tra la Baviera e la Boemia settentrionale), arrivata a Roma nel Settecento, Pierluigi Roesler Franz, sessantaquattro anni, dal 1982 professionista, per trent’anni cronista di giudiziaria del Corriere della sera e della Stampa, giornalista documentato e tenace, torna alla carica sull’attività...

 
 
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Mattino-Di Micco, testi
in aula il 9 novembre

 
 
 
 

Alla seconda udienza, fissata per il 9 novembre, entrerà nel vivo la querelle giudiziaria tra il giornalista Gregorio Di Micco e il Mattino spa. Napoletano di Crispano, sessantacinque anni, da trentadue professionista, Di Micco, assistito  dall’avvocato Marco Siviero, mentre il Mattino è difeso dall’avvocato Marcello ...

 
 
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Marcello De Luca e Marco Siviero  
 

Totò va via
da Alessio

 
 
 
 

Artisticamente Gigi D’Alessio si può anche discutere: c’è chi lo osanna e chi invece lo utilizza per fare feroce ironia, soprattutto sui suoi fans. ...

 
 
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Visitatori 2011
   
  Luciano Cimmino, Isabella Ferrari, Rosa Russo Iervolino e Maria Latella  
 

Isabella Ferrari, protagonista di uno spot  per la Yamamay, produttrice di slip e reggiseni (ma forse Demarco preferirebbe chiamarli reggisene) e azienda della famiglia di Luciano Cimmino, azionista di peso del Cormezz. D’altra parte le mutande di Yamamay hanno da sempre risvegliato i cronisti del Cormezz. Indimenticabile la montagna di panna montata nel dicembre 2002 dai ragazzi di San Nicola la Dogana per lanciare il calendario Yamamay con le modelle in lingerie fotografate all’interno del San Carlo. Il calendario doveva essere distribuito in teatro, ma l'iniziativa fu bloccata dal

 

sindaco Iervolino.   
Torniamo a Isabella Ferrari che, detto a prescindere, è strepitosa in questo spot in cui non indossa né mutande né reggiseno.
Merone, regina del gossip partenopeo a mezzo stampa, cerca di indagare sul significato di quell’ombelico che forse c’è e forse non c’è. E intervista anche Maria Latella, direttora del settimanale A. Ma direttrice era poco femminile?
Il termine viene usato a più riprese nell’articolo, per rimarcare una precisa scelta editoriale. Noi la bella Isabella, come direbbe Totò, ce la vorremmo interrogare. Anche se fosse un’attora e non un’attrice.

 
   
  Sindaca e direttora  
 

Vi ricordate i tempi di Rosetta Russo Iervolino? Per tutti, buona o cattiva che fosse, era “il sindaco”. Per il Corriere del Mezzogiorno no: era “la sindaca”. Perché lì a via San Nicola alla Dogana hanno questo vezzo, che è una precisa disposizione di Marco Demarco: esaltare il femminismo, anche coniando neologismi che non troviamo in nessun dizionario.
Ora, tralasciando la sociologia un tanto al chilo, la riflessione ci è tornata alla mente leggendo il pezzo del 6 ottobre di Anna Paola Merone (Ferrari, il giallo dell’ombelico) dedicato all’ombelico “taroccato” di

 
Sommario
Notizie

La giornalista Balivo
fa ancora pubblicità

Mattino-Di Micco, testi
in aula il 9 novembre
Tam tam
Sindaca e direttora
Lettere
L'aria era
già satura
"Affettarsi"
per vincere
La statua di Totò
va via da Alessio
Documenti
Franz: terzo esposto
all'Ordine campano
La documentazione
sull'incompatibilità
Ferrari, al Cormezz
agitati per l'ombelico
Gli scatti al San Carlo
per l'intimo Yamamay

(*) Dal catalogo Cannella 2011/2012

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