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        Velardi, ma quale è 
la “giusta causa”?  | 
       
      
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        DI SICURO c’è solo che è stato licenziato per “giusta causa”: citando il cronista Tommaso Besozzi questa è l’unica cosa  che si può dire della raccomandata di Caltagirone notificata il 13 novembre al numero due del Mattino Antonello Velardi per  informarlo che dopo diciotto anni il suo rapporto con il giornale si è  chiuso con effetto immediato. 
La società, dopo la dichiarazione stringata del capo del personale Giovanni Santorelli al comitato di  redazione (Maria Chiara Aulisio, Gerardo Ausiello, Paolo Mainiero e, per le redazioni distaccate, Petronilla Carillo) convocato d’urgenza, ha chiuso le comunicazioni. Velardi non risponde al telefono e i giornalisti possono esercitarsi soltanto con le ipotesi partendo dalle parole del direttore Federico  Monga: la “giusta causa” non attiene a questioni di organizzazione del lavoro e  quindi non è materia di mia competenza.
           
          Mettiamo allora in fila i fatti. Il 19 giugno 2016 Velardi si insedia come sindaco di Marcianise, una  città di quarantamila abitanti a pochissimi  | 
       
      
        
          
            chilometri da Caserta, ma continua a  lavorare come redattore capo centrale del Mattino e quindi numero due del giornale. Due incarichi molto impegnativi non  cumulabili da un punto di vista   | 
            
              
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                | Tommaso Besozzi e Antonello Velardi | 
               
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          logico e deontologico; non è dello stesso avviso  il giornalista che va avanti con il doppio lavoro. Soltanto Iustitia,  qualche sito di informazione  milanese e giornali  on line  di Caserta sollevano la questione. Barbano minimizza (“non è vietato dalla legge”) e altrettanto fa il suo successore Monga. Nell’ottobre del 2019 Velardi viene  costretto alle dimissioni da sindaco ma non demorde e un anno dopo si ripresenta alle  elezioni con liste civiche e al ballottaggio batte il candidato del Partito  democratico, l’avvocato lavorista Dario Abbate. 
La situazione sembra la stessa di quattro anni e  mezzo fa, quando è stato eletto per la prima volta sindaco, in realtà non è  così. Personaggio dal carattere a dir poco aspro, Velardi è riuscito a  moltiplicare il numero dei suoi nemici. Facciamo qualche esempio. Nel 2016 ha  conquistato la vittoria come indipendente con il sostegno del Partito  democratico. Strada facendo ha perso una fetta importante dei suoi  consiglieri fino a essere obbligato a dimettersi e ha vinto di nuovo  un mese e mezzo fa 
contro Abbate, il candidato del Pd di Nicola Zingaretti. Con il varo di una  serie di provvedimenti è andato a uno scontro frontale con il prefetto di  Caserta Raffaele Ruberto e con il  suo vicario Michele Lastella che per un anno ha gestito da commissario il comune di Marcianise. Il prefetto  non si è sottratto alla battaglia arrivando a togliergli la  scorta, nonostante il giornalista fosse minacciato per la sua attività di amministratore, ma ha  perso la guerra perché dopo pochi mesi è stato costretto a riassegnargli la  protezione della polizia. Anche al giornale il clima nei suoi confronti  sembra molto peggiorato.  
Fatta la premessa sulla ‘solitudine’ del licenziato passiamo alle ipotetiche cause  del taglio drastico deciso dai dirigenti del gruppo Caltagirone che devono sentirsi più che sicuri  delle loro carte. Tra i giornalisti del Mattino si parla di possibili violazioni del protocollo sul Covid 19 inviato qualche settimana fa ai dipendenti  dall’azienda. Può anche essere che l’attenzione verso il  rispetto  delle norme non sia stato rigoroso tanto da causare lettere di richiamo alle  quali il sindaco ha replicato con l’assistenza di un avvocato (alla cui pec la  società ha poi inviato la raccomandata del licenziamento). Questa motivazione però  non appare da sola sufficiente per un provvedimento così drastico.   
L’altra ipotesi si ricollega alla massiccia offensiva giudiziaria scatenata  contro Velardi nell’aprile del 2019 con due esposti denuncia, uno alla Corte dei conti della  Campania (il procuratore capo è Maurizio  Stanco) e l’altro alla procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere  guidata da Maria Antonietta Troncone,  che hanno come primo 
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                | Giovanni Santorelli e Maria Antonietta Troncone | 
               
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             firmatario Dario Abbate.  
Negli esposti si chiede di verificare un eventuale danno erariale per il comune  di Marcianise di oltre 200mila euro nell’arco di tempo che va gennaio del   | 
           
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          2017  all’aprile del 2019. I soldi sarebbero stati versati indebitamente dal comune  al Mattino per i permessi collegati  alla attività istituzionale del sindaco che gli avrebbe impedito di lavorare al giornale. Le denunce sono molto documentate  perché accanto alle attestazioni per i permessi “generiche e indeterminate che non consentono di individuare le effettive  attività svolte e i tempi di espletamento delle funzioni rientranti nel mandato  di sindaco” vengono impaginati i post di Velardi imprudentemente pubblicati sulla  sua pagina Facebook che nello stesso giorno dei permessi raccontano della sua partecipazione  a un dibattito  tenuto  all’università Roma Tre o di una trasferta  a Milano o di un viaggio  a Trieste. E l’eventuale danno erariale riguarda in pieno il Mattino, che avrebbe ricevuto dal  comune, scrivono i denuncianti, rimborsi con una media mensile superiore agli  ottomila euro. E forse non è un caso che da qualche settimana Velardi abbia  azzerato il suo profilo Facebook.  
          In questa vicenda c’è da segnalare anche un ultimo  dettaglio: le attività extra mandato del sindaco risalgono al 2017 e al 2018, ma le  denunce con le fotocopie degli attestati “generici”  firmati dal segretario generale del comune di Marcianise Onofrio Tartaglione sono state presentate nell’aprile del 2019. Se  ne può ragionevolmente dedurre che la burocrazia comunale per due anni e mezzo  ha fatto muro e non ha fornito copia degli atti, poi si deve essere aperta  qualche crepa. 
Intanto secondo voci che arrivano dagli uffici giudiziari di Santa Maria Capua  Vetere il sostituto procuratore che ha il fascicolo Velardi, Gerardina Cozzolino, sarebbe   vicina alla conclusione delle indagini.   | 
       
      
     
    
        
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