Raffaele De Luca Tamajo, Giuseppe Marziale e Roberto Vergari

 
 

Mobbing, nuova
condanna Telecom

 
 
 

Il tribunale di Napoli ha confermato la condanna di Telecom per mobbing nei confronti della dirigente Bianca D’Amato, giornalista professionista responsabile delle pubbliche relazioni per Campania, Puglia e Basilicata. Il 23 aprile è stata depositata ...

 
 
[All'interno] [Documenti]
 
 
  La maestra col righello
e la 'missionaria' basica
 
 
 
 

Invenzione epocale internet. Idea geniale il giornale on line, perché consente agli indolenti di restare in pigiama e ciabatte con l’unico sforzo di trascinarsi al computer per affacciarsi sul mondo e vedere cosa c’è di nuovo. Succede anche il 18 aprile, quando dalle palpebre ancora semichiuse e gonfie di ...

 
 
[All'interno] [Documenti]
 
 
Patrizia Pellegrino  
  La memoria
di Baldari
 
 
 
 

Egregio direttore,
Apprendo con piacere ma, ahimé, con somma meraviglia, che Iustitia avrebbe chiesto al sottoscritto una eventuale replica in merito alle dichiarazioni di Corrado. Come ...

 
 
  [All'interno]
 
 
Visitatori 2007
 
   
In questo numero si parla di Alberizzi, Ambrosino, Balzo, Battafarano, Boccia, Calenda, Canessa, Carella, Castiglione, Cilenti, Conte, Contento, Corsi, Del Santo, De Vito, Di Giacomo, Fabiani, Garambois, Iselli, Longoria, Luparelli, Marchese, Maresca, Morrico, Moss, Paltrow, Paolo VI, Pappone, Raznovich, Rho, Rimassa, Rizzi, Romei, Serventi Longhi, Siddi, Sola, Todini, Toniolo, Tortora, Venchiarutti;

con foto di Andriolo, Baldari, Brignone, Camporese, Cescutti, Corrado, D’Amato, D’Ancona, De Luca Tamajo, De Notaris, Fossati, Giustino, Gregoraci, Marziale, Matino, Mazzocchi, Merone, Pandolfi, Pellegrino, Pignatiello, Pomicino, Sasso, Sepe, Tassinari, Totaro, Vergari, Ursi, Yespica, Zaccaria.

[All'interno]

    Una brutta notizia 13 dicembre 2007, ore 19 
   

Una brutta notizia per i lettori e per il direttore di questo giornale: da oggi Iustitia non si occuperà più di Repubblica Napoli.
Nel numero 40 del 12 novembre sono state pubblicate due lettere che il responsabile della redazione partenopea di Repubblica, Giustino Fabrizio, non ha gradito.
Nella prima un lettore segnala e documenta tre errori nei titoli del quotidiano romano attraverso l’ironico e paradossale accostamento tra i Beatles,
i mitici Fab four di Liverpool, e i quattro giornalisti del desk di Repubblica.

  Nella seconda un altro lettore evidenzia il sostanziale silenzio scelto dal Mattino e da Repubblica Napoli sul singolare accordo relativo all’abbattimento dell’ecomostro di Alimuri. In particolare il lettore è sorpreso per la linea politico-editoriale di Repubblica Napoli, “dissonante da quella dell’edizione nazionale”, e si chiede: “Ezio Mauro avrebbe operato la stessa scelta?”.
Fabrizio non ha gradito e ha concentrato la sua disapprovazione su Patrizia Capua, redattrice di Repubblica Napoli e lettrice saltuaria e disattenta di questo giornale, che ha la sola colpa di essere la
 
compagna del direttore di Iustitia.
Il dissenso, la disapprovazione, l’indignazione per uno scritto si possono esprimere in quattro modi: con una telefonata, con una mail o una lettera di rettifica, con una richiesta di risarcimento danni in sede civile, con una querela.
In base alla strada scelta dall’‘offeso’, l’autore dello scritto e il direttore del giornale possono replicare e difendersi.
Di fronte a iniziative ingiuste indirizzate contro la propria compagna si è invece inermi.
Nello Cozzolino    


  Sommario
    Mobbing, nuova
condanna Telecom
 
Documenti/1 L'ordinanza del collegio
sul reclamo di Telecom
    Inpgi, faticoso
varo del vertice
 
Documenti/2

Inpgi: l'elezione del cda,
del presidente e dei vice

   
Lettere/1 La maestra col righello
e la 'missionaria' basica
 
Documenti/3

Per il cda sollecitata
una scelta geopolitica

   
Lettere/2 Diocesi e comunicazione,
i meriti di Ursi e Pignatiello
 
Documenti/4

Il servizio su 'vip' e sex toys
pubblicato da Eva Tremila

   
Lettere/3 La memoria
di Baldari
 
Documenti/5 Cormezz, l'intervista
a Patrizia Pellegrino
   
Lettere/4 Il pensiero
di Baldari