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Francesco Gaetano Caltagirone e Marco Valentini |
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Compensi collaboratori,
intervento del prefetto |
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Toccherà al prefetto di Napoli Marco Valentini provare a portare a un tavolo l’editore del Mattino Francesco Gaetano Caltagirone che il primo febbraio ha comunicato ai collaboratori di tutta la Campania, con l’eccezione di chi lavora sulla città di Napoli, il taglio dei compensi per gli articoli fino a 2500 battute da nove a sette euro. A confrontarsi con i vertici dell’azienda aveva già provato il segretario del Sindacato dei ... |
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Colpi a vuoto
a Rep Na web |
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La squadra che cura Repubblica Napoli on line (con il capo Giovanni Marino lavorano Cristina Zagaria e, part time, Antonio Ferrara), pure rinforzata il primo febbraio con l’arrivo da Roma di Carmine Saviano ... |
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Poggiomarino,
ritirato il bando
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Per il Sindacato dei giornalisti campani non è stato necessario
presentare il ricorso al Tar per far ritirare il bando per un addetto stampa pubblicato il 20 gennaio dal comune di Poggiomarino, ... |
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Due inviati,
due letture |
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Il 17 febbraio Raffaele Cutolo muore a Parma all’età di settantanove anni. Il giorno dopo il Corriere del Mezzogiorno e Repubblica Napoli spediscono ... |
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Politano
vs Gattuso |
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La vera differenza fra il giornalismo e il bar dello Sport sta anche nel mettere un pizzico di attenzione in più nella ‘cucina’ del giornale ed evitare errori. Questa volta a tradire il capo delle pagine ... |
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Titti Beneduce e Roberto Saviano |
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la versione fornita da via Solferino.
I fatti. Il 19 febbraio il Corriere della Sera dedica una pagina alla scomparsa di Cutolo firmata dallo scrittore Roberto Saviano che scrive: “Il boss uccise solo una persona (che aveva osato fare apprezzamenti alla sorella) e con le mani”. E aggiunge una pennellata storico-sociologica: “I boss dell’epoca usavano per uccidere l’arma bianca o le mani, la distanza dal nemico che impone l’arma li avrebbe fatti sentire
codardi”. |
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Il 20 febbraio il Corriere del Mezzogiorno pubblica un’intervista della cronista di giudiziaria Titti Beneduce ad Anna Viscito, figlia di Mario Viscito, l’uomo assassinato da Cutolo. E sono diverse sia le motivazioni che le modalità. “Non è vero, – ci tiene a ribadire Anna Viscito – come riportano in tanti, che Cutolo gli (al padre, ndr) sparò perché aveva insidiato la sorella. Papà si intromise in una lite per fare da paciere e lui gli sparò”. |
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L’esordio del boss |
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Dopo la morte di Raffaele Cutolo, inventore, regista e dominus incontrastato e sanguinario della Nuova camorra organizzata, c’è stato un festival di ricostruzioni e interviste. Molti i servizi interessanti, con diverse inesattezze e sciatterie.
Sull’esordio a ventidue anni, era il 24 febbraio del 1963, del boss assassino ci sono versioni contrastanti, tra il ‘Corrierone’ e il ‘Corrierino’ napoletano, con il giornale più piccolo che ribalta |
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