|
|
 |
|
|
|
|
|
|
 |
|
|
Valentino Di Giacomo e Eugenio Marotta |
|
|
|
|
|
Accordo ok: un giorno
di cigs e 4 assunzioni
|
|
|
|
|
|
All’azienda e al cdr del Mattino sono bastati una manciata di incontri nell’arco di dieci giorni per definire il due maggio l’accordo sul nuovo stato di crisi. Alle riunioni svolte con modalità miste, in presenza o in videoconferenza, hanno preso parte per l’azienda il capo del personale Giovanni Santorelli e per la redazione i cdr Aldo Balestra, Paolo Mainiero, Adolfo Pappalardo, Petronilla Carillo ... |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Napoli-Juventus
e i gol di Vinicio |
|
|
|
|
|
Il 6 maggio il Mattino pubblica una riflessione sul Napoli Calcio firmata da Giovanni Verde, napoletano, anni ottantaquattro a giugno, magistrato, avvocato, professore universitario, dal ’98 vice presidente del Consiglio superiore della magistratura. Il titolo ... |
|
|
|
|
|
|
|
|
F. Martusciello presenta
denuncia vs Albamonte
|
|
|
|
|
|
Il coordinatore napoletano di Forza Italia Fulvio Martusciello ha annunciato la presentazione di un esposto alla procura della Repubblica per i festeggiamenti tenuti nella sala giunta di Palazzo San Giacomo alla presenza di Gaetano Manfredi e di diversi assessori. L’occasione per i brindisi era il compleanno di Stefano Albamonte, assunto ad ... |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Håland è
norvegese |
|
|
|
|
|
Il 28 aprile il mondo del calcio è stato scosso dalla notizia della morte del procuratore Mino Raiola. Nel suo campo uno dei migliori al mondo, Raiola cura gli interessi di decine di calciatori, da ... |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
 |
|
|
Enzo La Penna e Marco Risi |
|
|
tranquilla Reykjavik e non nella terra di frontiera rappresentata da Napoli, dal suo hinterland a nord e a sud della città insanguinati spesso dai clan della camorra e nelle isole del golfo infangate dai frequenti reati dei colletti bianchi.
Il 2 maggio la Corte di appello in sostanza conferma le condanne di primo grado, inflitte dal tribunale di Napoli per la vicenda che vede coinvolti alcuni avvocati che pagavano mazzette ai cancellieri della Corte di appello e al tribunale di Sorveglianza per favorire propri clienti accusati di reati camorristici o che erano destinatari di provvedimenti definitivi in materia di costruzioni abusive,
prossime alla demolizione di Stato.
La ripetizione di tali eventi, nelle medesime circostanze, e sempre da parte della stessa sezione della Corte di appello indusse la
Procura di Napoli a indagare e piazzare telecamere nella cancelleria. Indagini
che consentirono nel
2013
| |
di svelare l’arcano facendo scattare arresti in carcere e ai domiciliari. 27 le condanne in Appello inflitte ai cancellieri corrotti e agli avvocati coinvolti: carcere dai quattro agli otto anni. Ne ha dato notizia il Roma del 3 maggio con un titolone piazzato nella fascia alta della prima e un ampio servizio di Luigi Nicolosi a pagina 13.
Sulla vicenda l’Ansa non risulta pervenuta! Come se 27 condanne inflitte dalla Corte di appello a impiegati dello Stato infedeli e ad avvocati fosse una cosa di scarso rilievo, una non-notizia.
È vero che sono lontani i tempi in cui per l’agenzia la giudiziaria, e anche la nera, veniva coperta da Enzo La Penna, settore poi assegnato, almeno in parte, a Nando Piantadosi.
Ma siamo proprio sicuri che a Cerulo, Del Preite e Tortora importi più di tanto la copertura della giudiziaria dopo che Enzo La Penna è andato in pensione?
| |
|
|
|
 |
|
Ansa a Reykjavik |
|
«Giancà, le notizie sono rotture di cazzo, lo vuoi capire?» diceva a Giancarlo Siani il capo redattore in una delle scene centrali del film “Fort Apasc” di Marco Risi.
Una frase che forse hanno fatto propria Angelo Cerulo, capo dell'Ansa della sede partenopea, e i suoi vice, Mariano Del Preite e Franco Tortora, quando ci sono notizie (scomode) di giudiziaria. Così è accaduto con la condanna a 8 anni e 10 mesi del magistrato Alberto Capuano, per l’attività svolta come gip del tribunale di Napoli; così è accaduto con la richiesta per incompatibilità ambientale di trasferimento del giudice Eugenio Polcari quando era coordinatore della sezione di Ischia del tribunale di Napoli.
Perché pubblicare ‘rogne’ avranno pensato i vertici napoletani della più importante agenzia di stampa italiana. Forse immaginano di vivere nella più
|
|
|
|