C’è un dato allarmante nel bilancio consuntivo 2016 approvato all’unanimità dall’assemblea dei giornalisti della Campania riuniti il 5 aprile all’hotel Alabardieri: 2.681.091 euro di quote non incassate. Una somma peraltro cresciuta di oltre 350mila euro rispetto al 2015. Dividendo il milione e mezzo del 2016 per 99 euro, la quota annuale maggiorata della mora, ...

Dal primo aprile è stato assunto alla redazione di Repubblica Napoli Antonio Ferrara, natali stabiesi, cinquantaquattro anni, da diciassette professionista. Esordi a Metropolis, per molti anni addetto stampa dei sindaci di ...

Mautone con la protesta per i controlli alla Asl Na 1, a Carlo Porcaro, a Ferdinando Bocchetti, e ancora a Mariagiovanna Capone, Francesco Gravetti e Andrea Spinelli.
Dal primo aprile è in vigore l’intesa firmata il 30 marzo alla Federazione della stampa con i rappresentanti dei giornalisti e i dirigenti del Mattino che hanno deciso un pacchetto di 19 giorni di cassa integrazione da smaltire nel

prossimo biennio. Hanno anche ribadito “la centralità della redazione” e ricordato al direttore di non abusare nell’utilizzo dei collaboratori. Ma sul fronte collaboratori Barbano non vuole sentire ragioni, non importa il contenimento dei costi e non importa il rischio concreto di vertenze. E il 29 marzo ha fatto sperimentare ai redattori, con due giorni d’anticipo, una cassa integrazione anticipata.

Il 29 marzo la parte alta della prima pagina del dorso cronaca del Mattino, la pagina vetrina, è occupata per il 90 per cento dalle firme di collaboratori del quotidiano, con un'unica presenza che appare quasi stonata, quella dell’inviato Gigi Di Fiore. E i redattori? Non pervenuti.
Quindi spazio a Pierluigi Frattasi con lo sgombero delle Vele di Scampia, a Ettore