Tempo di guerra, e a Napoli spuntano i giornalisti ‘embedded’, anche se da noi non si combatte. Dopo il presidente della Repubblica in visita a Pozzuoli l’11 settembre 2021 e al carcere minorile di Nisida - della quale Iustitia ha scritto – anche il premier Mario Draghi ha escluso i cronisti dalla copertura della sua visita alla Basilica di Santa Maria alla Sanità e alle Catacombe ...

Sono due i nodi emersi il 4 aprile nel corso dell’assemblea dei giornalisti campani convocata a Napoli, all’hotel Alabardieri, per l’approvazione dei bilanci, consuntivo 2021 e preventivo 2022. Prima però forniamo qualche dato di ...

progressivo, inesorabile. Citiamo soltanto un filone. Contu da tempo è un frequentatore di Casamicciola e dell’hotel Regina Isabella, in quanto giurato del premio Ischia, ma chiude un occhio, e anche tutti e due, quando l’agenzia tace su provvedimenti gravissimi adottati dal Csm e dalla magistratura sui giudici che lavorano sull’isola, con condanne penali e trasferimenti.

E nei lanci dell’agenzia le perle fioccano frequenti. L’ultima riguarda la notte della consegna degli Oscar che vedeva il regista Paolo Sorrentino in lizza per il miglior film straniero con ‘È stata la mano di Dio”. Il cronista detta cinque righe corrette. La prodezza è tutta del deskista del settore Cultura, ripeto Cultura, che titola: “Sorrentino non c’è la fa”.

C’era una volta l’Ansa, quando la guidava Sergio Lepri , direttore dal 1962 al 1990, quando ogni notizia era controllata con rigore, quando non c’era una virgola fuori posto. Poi molta acqua e molti direttori (Caselli, Anselmi, Magnaschi, Gramaglia) sono passati sotto i ponti.
Dal 2009 la dirige Luigi Contu e il degrado è andato avanti, lento,