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un’altra azienda: forse Gubitosi lo sapeva già) che lì si producono quotidianamente tre edizioni del tg, due del giornale radio, due fasce informative del mattino (Buongiorno Italia e Buongiorno regione), più un settimanale, illustra i punti di forza della sua gestione. “Grande spazio e attenzione all’utilizzo del web”, dice, ma Gubitosi lo gela mormorando “Il web è il vero punto di debolezza della Rai”. Milone ci riprova: “La copertura del territorio: abbiamo redattori territoriali in tutte le province”. La mimica minimal di Gubitosi sembra dire: “e davvero conviene avere quattro redattori full time, con tutti gli inviati che avete?”. Via allora alle proposte innovative: “Una trasmissione per far |
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dialogare nord e sud”, e nella mente dei più anziani compare la sigla di “Nord chiama Sud”, che andava in onda più di trent’anni fa. Gubitosi stiracchia un mezzo sorriso enigmatico.
È a quel punto che il direttore del centro Pinto dice la sua: “Secondo me Napoli dovrebbe fare una striscia quotidiana sulla legalità, con il contributo di tutte le altre redazioni”. Gubitosi dà segni di vita: “Pinto, faccia una cosa, venga a Roma che la mettiamo in piedi”. Il web, i redattori territoriali, Nord chiama Sud sono già dimenticati. Delle due l’una: o Gubitosi ha apprezzato il papillon di Pinto più della regimental di Milone o ha avuto l’impressione che l’unica proposta giornalistica sia arrivata dal primo e non dal secondo. |
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