Virman Cusenza e Mario Orfeo

 
 

Performance di Cusenza
e l'agitazione si dissolve

 
 
 

Il 5 novembre il direttore del Mattino Virman Cusenza ha convocato i giornalisti nel salone Siani, si è presentato puntuale alle 16,30, ha parlato per quarantacinque minuti filati davanti a una platea affollata e attenta, poi si è alzato ed è andato via. Dopo la decisione dell’assemblea del 30 ottobre di affidare al comitato di redazione (Marisa La Penna, Riccardo Marassi, Adolfo ...

 
 
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  Il veloce Colimoro  
 
 
 

Il presidente dell’Assostampa Enzo Colimoro interviene sulla vicenda del trasferimento ad Avellino di Donatella Trotta: ci ha messo un mese da quando, nel ...

 
 
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Concordato preventivo
chiesto dal Roma scarl

 
 
 
 

Per evitare il fallimento Salvatore Santoro, amministratore unico delle Edizioni del Roma scarl (società cooperativa a responsabilità limitata), il 28 settembre ha presentato al tribunale di Roma domanda di ammissione al concordato preventivo perché il bilancio del 2011 si è chiuso con una perdita di oltre sei milioni, per ...

 
 
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"L'amascord"
del tg campano

 
 
 
 

Caro Cozzolino, mi sembra plausibile che, sulla serata dedicata ai trent’anni del film “No grazie, il caffè mi rende nervoso’, le giornaliste della redazione Rai di Napoli, guidata da Massimo Milone, abbiano letto un testo...

 
 
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Visitatori 2012
   
  Luigi Gubitosi (*) e Francesco Pinto  
 

un’altra azienda: forse Gubitosi lo sapeva già) che lì si producono quotidianamente tre edizioni del tg, due del giornale radio, due fasce informative del mattino (Buongiorno Italia e Buongiorno regione), più un settimanale, illustra i punti di forza della sua gestione. “Grande spazio e attenzione all’utilizzo del web”, dice, ma Gubitosi lo gela mormorando “Il web è il vero punto di debolezza della Rai”. Milone ci riprova: “La copertura del territorio: abbiamo redattori territoriali in tutte le province”. La mimica minimal di Gubitosi sembra dire: “e davvero conviene avere quattro redattori full time, con tutti gli inviati che avete?”. Via allora alle proposte innovative: “Una trasmissione per far

 

dialogare nord e sud”, e nella mente dei più anziani compare la sigla di “Nord chiama Sud”, che andava in onda più di trent’anni fa. Gubitosi stiracchia un mezzo sorriso enigmatico.
È a quel punto che il direttore del centro Pinto dice la sua: “Secondo me Napoli dovrebbe fare una striscia quotidiana sulla legalità, con il contributo di tutte le altre redazioni”. Gubitosi dà segni di vita: “Pinto, faccia una cosa, venga a Roma che la mettiamo in piedi”. Il web, i redattori territoriali, Nord chiama Sud sono già dimenticati. Delle due l’una: o Gubitosi ha apprezzato il papillon di Pinto più della regimental di Milone o ha avuto l’impressione che l’unica proposta giornalistica sia arrivata dal primo e non dal secondo.  

 
 
  Papillon
 

Nessuna auto aziendale che lo va a prendere alla stazione, nessun festoso comitato d’accoglienza. Il protocollo delle visite del neo direttore generale della Rai Luigi Gubitosi è oramai già codificato nelle menti dei dirigenti di ogni ordine e grado, e la visita del 18 ottobre alla sede di Napoli non fa eccezione. L’unica concessione al glamour sono il berretto delle grandi occasioni delle guardie giurate di via Marconi e il papillon del direttore del Centro di produzione Francesco Pinto.
Il responsabile della Tgr Campania, il caporedattore centrale Massimo Milone, se ne frega delle apparenze e bada alla sostanza. Dopo aver spiegato al dg della Rai (non di

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La scheda tecnica
della cooperativa
Il bilancio del Roma
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La nota di Santoro
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Verbale assemblea
del 21 settembre 2012
(*) www.ilmessaggero.it
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