Giovanna Astarita, Davide Carlucci e Antonio Castaldo

 
 

Per i Santangelo ko e
vittoria da 213mila €

 
 
 

Per il giudice del tribunale civile di Napoli Raffaele Sdino limitarsi a riportare su una vicenda aspetti critici e dichiarazioni aspre senza ascoltare a fondo anche l’altra campana significa non esercitare in maniera corretta il diritto di cronaca; diversa invece è la valutazione se si dà spazio adeguato alle tesi della controparte. Sdino è...

 
 
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Intervento
per la Tucci

 
 
 
 

Gentile direttore,
ti giro la lettera che ho inviato ai vertici degli organismi di categoria per sollecitare un intervento immediato a favore ...   

 
 
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Trotta, in aula
colpo di scena

 
 
 
 

Il 7 giugno il giudice del lavoro del tribunale di Napoli Ciro Cardellicchio doveva decidere con rito d’urgenza (ex articolo 700) sulla illegittimità del trasferimento della redattrice del Mattino Donatella Trotta dalla redazione di via...

 
 
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  Idea
fissa
 
 
 
 

Sarà che è gente che si gode la vita nonostante l’invettiva dell’allora cardinale di Bologna Giacomo Biffi che la definì ...

 
 
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  Sangiuliano è
una matrioska
 
 
 
 

Dite a vostra scelta il nome di una città, una qualsiasi, o quello di un politico di spicco, o di un giornalista di grido, o di un’istituzione culturale di prestigio, o di un qualsiasi Palazzo del Potere...

 
 
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Visitatori 2012
   
  Paolo Gabriele e Benedetto XVI (*)  
 

Levati, per i nostalgici), ma i Corvi sono ancora in attività. La conferma arriva il 6 giugno dal Mattino che, in prima pagina, ci informa “Il maggiordomo: in Vaticano molti Corvi”. Così, con la C maiuscola. Si parla di Paolo Gabriele, cameriere personale di papa Ratzinger, finito in cella per aver sottratto documenti riservati. L’articolo di Franca Giansoldati parla di corvi, senza maiuscola e senza virgolette, nell’accezione giornalistica di “propalatore anonimo di segreti e maldicenze

 

- vere o inventate  - con modalità diffamatorie e ostili”, ma il titolo elaborato dall’ufficio dei redattori capo (guidato da Antonello Velardi, con vicario Francesco De Core) è inequivocabile, più netto e rassicurante: anche in Vaticano spira il vento del Maggio francese.
I Corvi sono ancora tra noi, pronti a essere la nostra colonna sonora per un nuovo ’68. Dobbiamo controllare che le tarme non abbiano rovinato definitivamente il nostro eskimo.

 
   
  Molti Corvi  
 

Un tuffo nel passato. Meglio, nel trapassato remoto. Era il ’66, la prima peluria, i capelli lunghi e l’eskimo erano il nostro tritolo, eravamo già iscritti con profitto al primo anno di Rivoluzione. E i Corvi cantavano ‘Un ragazzo di strada’: “Io sono quel che sono / non faccio la vita che fai / Io vivo ai margini della città / non vivo come te”.
Dopo quasi mezzo secolo qualcuno di quei ragazzi di strada è andato definitivamente via (Gimmi Ferrari e
Fabrizio

 
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Per i Santangelo ko e
vittoria da 213mila €

Trotta, in aula
colpo di scena
Tam tam
Molti Corvi
Lettere
Intervento immediato
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Sangiuliano è
una matrioska
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Per il libro rigettata
la richiesta di danni
L'onerosa condanna
di Repubblica Napoli
"Il maggiordomo
vuota il sacco"
I giornalisti campani
caduti nel 1915-1918
I giornalisti morti
nella Grande guerra
(*)www.ilsecoloxix.it
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