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Annamaria Cancellieri, Paola Severino, Pietro Valente |
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Per il Casalese respinte
le richieste di Cosentino |
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Vive giorni sereni Pietro Valente, il sessantacinquenne farmacista di Villaricca che investe i suoi guadagni in una piccola casa editrice, la Cento Autori srl, che in sette anni di attività gli sta dando grandi soddisfazioni e qualche problema.
L’otto aprile ha partecipato a Roma, all’università La Sapienza, alla presentazione dell’ultimo prodotto della casa, ‘Mafie / La criminalità straniera ...
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Cormezz, la Rcs
ha la maggioranza
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Il 17 maggio ha esordito nella gerenza del Corriere del Mezzogiorno Domenico Errico, nominato il giorno precedente dall’assemblea dei soci amministratore delegato dell’Editoriale Mezzogiorno, la srl che pubblica il giornale.
Errico si è insediato nell’ufficio a ...
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Demarco 1, da
copia a copiella |
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Cara Iustitia cara,
chi sostiene che la crisi della carta stampata sia irrisolvibile deve ricredersi. Il Corriere del Mezzogiorno ha dimostrato che c’è sempre una soluzione dietro l’occhiello. Il direttore Marco ... |
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Demarco 2, ritmo
rap e capello rasta |
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Musica nuova al Cormezz. Poco da dire: è sempre lui, Marco Demarco, a intuire il vento del cambiamento. Via i vecchi parrucconi soloni che in prima pagina pretendono di chiarirci chi siamo, da dove veniamo e dove vogliamo andare. Il ... |
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Castiello, Cristiano (*), De Gregorio, Gazulli e Lavitola |
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saltato lo steccato, e alla dura guerra di trincea hanno preferito lo scontro alla baionetta. Sono molti, e sfilano davanti ai nostri occhi come in un film americano sui veterani del Vietnam.
L’ultimo, ma solo in ordine di tempo, è Ciro Aquino, pubblicista ma, stando alle accuse che gli muove la Guardia di Finanza, già professionista scafato nel muoversi tra le sabbie mobili dei bilanci taroccati e delle fatture pezzottate in nome e per conto di due consiglieri regionali della Campania arrestati. E due mesi prima il consigliere del comune di Napoli Gennaro Castiello. Poi tanti altri, basta guardare le pagine di cronaca dei giornali.
Pensate al commerciante di astici e aragoste Valter Lavitola che col compagno di merenda Sergio De Gregorio aveva trasformato il |
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cadavere del quotidiano l’Avanti in una idrovora che ha ingoiato più di 23 milioni in una decina d’anni. Con la supervisione di Vincenzo Ghionni, commercialista e gran sacerdote dei finanziamenti pubblici ai partiti. Anche lui, Ghionni, giornalista perché quel tesserino può sempre servire. E nel gruppo dei professionisti made in De Gregorio si possono citare anche Roberto Cristiano e Patrizia Gazulli, storica segretaria dell’ex senatore Pdl. Così come non si può dimenticare Gianluca D’Addosio, giornalista napoletano appena trentenne coinvolto in una truffa alla Tim di 50 milioni di euro. Indovinate dove D’Addosio ha fatto il praticante. Esatto, all’Avanti!. Siete maliziosi ma preparàti.
E sai come si staranno incazzando gli ex direttori Pietro Nenni e Sandro Pertini. |
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Caduti sul lavoro |
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Prima o poi verrà eretta, vedrete. I tempi sono maturi, anzi a ben riflettere il sapore è più che maturo, è quasi andato. Per i giornalisti, e quelli campani nello specifico, questo mestiere diventa sempre più proibitivo. E quindi la lapide si farà. In ricordo di quanti caddero sul campo della marchetta border line innalzata al rango di tangente, della concussione all’arma bianca, della truffa all’ultimo sangue, ma anche del coinvolgimento senza colpe particolari in indagini delicate. Spetterà al consiglio dell’Ordine stilare le motivazioni degli encomi solenni.
C’è una sottile scia, non di sangue ma di soldi, ad accomunare queste figure che armate solo di un tesserino color vinaccia hanno bellamente |
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