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intensiva della Fiera di Milano; Giuseppe Caprotti, figlio del cofondatore della catena di supermercati Esselunga, per sostenere le iniziative terapeutiche in Lombardia; la famiglia Ferrero per la struttura guidata dal commissario all’emergenza Domenico Arcuri; la Lavazza, presieduta da Alberto Lavazza, per finanziare i progetti per sanità, scuola e fasce deboli della Regione Piemonte; la società Moncler, presieduta da Remo Ruffini, all’ospedale di terapia intensiva della Fiera di Milano.
Non può rimanere indifferente Francesco Gaetano Caltagirone che, con il suo gruppo, stanzia due tranche da 500mila euro, la prima destinata al Policlinico Gemelli di Roma e la seconda all’istituto Lazzaro Spallanzani.
L’imprenditore romano è un uomo schivo, riservato, la sua linea sarebbe quella della canzone di |
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Pisano e Cioffi ‘Fa bene e scordate’ ma poi cambia idea: tutti devono conoscere la sua generosità. La notizia viene quindi affidata all’intera flotta del suo gruppo (il Messaggero, il Gazzettino, Corriere Adriatico, il Mattino, il Nuovo Quotidiano di Puglia e il free press Leggo) e i quotidiani, nessuno escluso, il 16 marzo la lanciano con grande risalto sull’edizione on line.
Il 17 marzo il Mattino sull'edizione cartacea riserva addirittura un ‘Primo piano’ alla notizia con un occhiellone “La donazione” e una foto 12x9 dell’ingegnere; l’articolo è siglato odp, Osvaldo De Paolini, il primo tra i vice direttori del Messaggero.
Se, come gli altri big, l'editore del Mattino avesse donato dieci milioni avremmo avuto lo speciale di sedici pagine e l’editoriale di Azzurra Caltagirone. |
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