L’undici novembre del 2001 l’edizione napoletana di Leggo (la quarta dopo Roma e Milano, partite sei mesi prima, e Torino) venne presentata in pompa magna a Castel Sant’Elmo con l’intervento di Azzurra Caltagirone e Albino Majore, del direttore di Leggo Giuseppe Rossi, dei vertici della Piemme, la concessionaria di pubblicità ...

Sorge il dubbio: ma il personaggio in questione sarà un po’ machista? E egocentrico?  E convinto di essere un protagonista della Storia? Decisamente si. A quanto pare. Ma almeno marito...

quelli di cantore della poco casta diva, ricordando i maggiori successi della stessa, da ‘Colpi di pennello’ a ‘Puledre in calore’, passando per 'No, grazie. Faccio sesso' e ‘Orgia di compleanno’ per finire con una partecipazione al reality La fattoria (che a noi sembrava il titolo più pecoreccio).
E noi che siamo preparati sull’argomento ricordiamo tra i suoi partners di lavoro abituali il nostro Rocco Siffredi e il regista Joe D’Amato.
Bene: per farci comprendere con quale filosofica lievità e con quale distacco intellettuale riesca ad affrontare l’argomento, Treccagnoli ci informa subito che “Chi volesse usare il suo passato come un randello è smontato da un sorriso e da una dimestichezza collaudata nel fronteggiare battute di sottile maschilismo. Una come lei è rotta a ben altro che al pecoreccio spicciolo”. Notato il sottilissimo umorismo british? Ma è solo un assaggio. Selen non canta né balla, ma

parla e urla, e Pietro il Grande opportunamente ricorda che “Non resta che la bocca per rimembranze orali”. Sublime, si sta scaldando. Selen ha preso parte anche ad un film-sceneggiata, diretta “da un certo Mario Salieri, che non sarà stato Mozart, ma faceva agitare le bacchette”.Applausi scroscianti, ma tenetevi forte.
Il cronista-scrittore-segretario inquilini chiede quanto ha pesato il passato di pornostar. Risposta e commento: “Il porno per me resta anche un handicap, un bastone tra le ruote.”.  “Ah, si chiamano ruote, adesso”. Standing ovation, senza se e senza ma. E siamo all’epilogo di un'intervista tantrica, realizzata senza scivolare nelle battute da Bagaglino.
“Io – dice Selen – mi sento un’artista a 360 gradi”. È  una provocazione,  la tentazione è troppo forte, e il Nostro scivola: “Sarà, ma per tutti ce ne sono almeno 270 di troppo”. Che invidia, che rabbia. Soprattutto per quel posto di segretario regionale degli inquilini Inpgi.

Per una volta almeno nella vita a ogni giornalista capita di pensare: questo articolo avrei voluto scriverlo io.
Ogni giornalista lo dice tra sé e sé, essendo la categoria poco incline ai complimenti tra colleghi; però quando si legge qualcosa di speciale succede.
A tutti. A noi è successo il 5 settembre dopo aver letto la pagina degli spettacoli del Mattino, e ora vi raccontiamo le fasi del nostro travaso di bile e dell’invidia che non riuscivamo a reprimere.
Il 4 settembre al Nabilah, sul lago Fusaro, si esibisce come dj Selen, nata Luce Caponegro, leggendaria pornodiva di qualche decennio fa.
A raccontare la serata il Mattino invia Pietro Treccagnoli, cronista e scrittore (e noi aggiungiamo segretario regionale del Sindacato inquilini Inpgi). Smessi i panni di biografo del santo patrono di Napoli (Elogio di San Gennaro - Tullio Pironti editore), Treccagnoli veste rapidamente