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senza che sulla vicenda nessuno a via Marconi sentisse la necessità di intervenire, per non parlare del segretario dell’Usigrai Vittorio Di Trapani, che se la cavò assicurando: “ce ne occuperemo al momento opportuno”.
Negli anni il giornalista avellinese ha dimostrato un grande attaccamento alla poltroncina di componente del comitato di redazione. Con il rinnovo del cdr dei giorni scorsi, che l’ha visto piazzarsi ultimo tra gli eletti con diciotto preferenze, è arrivato al quarto mandato.
Alla tenzone elettorale si è preparato con cura e una decina di |
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giorni prima del voto ha affisso in bacheca una dichiarazione solenne, intitolata ‘Impegno etico’, che consiste nel “non accettare proposte per l’assegnazione di qualifiche superiori in corso di mandato”. E nel post scriptum va anche oltre: propone di rifiutare promozioni non soltanto per i due anni del mandato ma anche per l’anno successivo e chiede che la dichiarazione venga sottoscritta anche dagli altri candidati.
Buone intenzioni, con un dettaglio: nell’aprile del 2012, quando era, manco a dirlo, membro del cdr, Genovese ha già portato a casa la sua promozione a capo servizio. |
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